
Il pittore italiano Francesco Clemente è diventato famoso a metà degli anni ’70 con dipinti vivaci pieno di immagini erotiche di parti del corpo mutilate, gesticolando figure amorfe spesso raffigurate con colori ricchi, così come un serie di autoritratti contorti. Affascinato dall’arte indiana e dal misticismo, i suoi dipinti a guazzo e i disegni a pastello lo sono particolarmente noto per il loro contenuto quasi religioso intenso e arcano che è diventato sempre più surreale nelle sue opere successive. Sebbene di grandi dimensioni, il lavoro di Clemente trasmette spesso un’intimità misteriosa e sfacciata.

